UNA DELEGAZIONE GIAPPONESE IN VISITA A CITTA’ SOLIDALE
Nei giorni scorsi la Cooperativa Sociale Città Solidale, ha ospitato una delegazione di rappresentanti dei servizi territoriali di Salute Mentale di Tokyo, ospiti della vicina base Nato.
Gli esperti Giapponesi, desiderosi di conoscere la nostra realtà territoriale, sono stati accolti dai rappresentanti della cooperativa, presso la Bottega Solidale, dove è allestita la mostra permanete sui diritti delle persone con disabilità mentale, oltre ad un mercatino di prodotti realizzati dagli ospiti, in inserimento lavorativo, nei vari impianti produttivi: pralineria, biscotti, presepi di cioccolato, prodotti in vetro pregiato.
Gli amici d’oltreoceano, interessanti ad apprendere come si sviluppa il meccanismo complesso della riabilitazione psico-sociale, sono arrivati muniti di taccuino e macchina fotografica, per immortalare ogni passaggio e riportare in Giappone la metodologia sviluppata in Città Solidale, che da oltre trenta anni porta avanti una esperienza innovativa, non solo di cura, basata sull’ empowerment delle persone con disagio mentale, ma soprattutto di inclusione lavorativa delle stesse, spostando la salute mentale dalla parte dei diritti individuali e sociali.
Dopo l’accoglienza, in cui è stato illustrato il modello portato avanti della cooperativa, che ha fatto del connubio “diritti-lavoro” l’asse portante della propria metodologia riabilitativa , i colleghi giapponesi sono stati accompagnati presso le due cooperative sociali di inserimento lavorativo Marana-thà e Maran-athà 2001, che hanno messo a loro disposizione gli opifici del catering, della produzione del cioccolato, della vetreria artistica e della lavanderia industriale.
Gli ospiti, entusiasti della realtà della cooperativa latianese, hanno constatato quanto sia importante la valorizzazione della persona umana e dei diritti di cittadinanza e riportato a galla la loro problematica situazione. In Giappone un cittadino su trecento è ancora rinchiuso in manicomio, generalmente le strutture per malati cronici sono pubbliche, mentre una buona parte degli ospedali psichiatrici è gestita da privati e dato che il guadagno maggiore deriva dal numero di ricoverati, i letti devono essere sempre pieni, rispondendo, ancora una volta, alle regole del mercato e non ai bisogni reali di cura.
Solo recentemente stanno iniziando a sorgere alcune esperienze psichiatriche improntate ad una dimensione comunitaria, ma è evidente che ci vorrà molto tempo prima che una reale de-istituzionalizzazione si realizzi in Giappone.
La delegazione arrivata a Latiano sta portando avanti un progetto di fuoriuscita dai manicomi tramite l’implementazione di un centro diurno nella città di Tokyo, fortemente voluto dalle nascenti associazioni di familiari e pazienti.
Gli amici Giapponesi entusiasti della realtà conosciuta, sono ritornati a Latiano nel pomeriggio del 5 gennaio, in occasione della festa della Befana, organizzata da Città Solidale per i bambini dei soci. In questa occasione ospiti ed operatori della cooperativa si sono esibiti in canti, musiche, danze popolari e sketch esilaranti, regalando sorrisi a tutti i presenti.
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