Calendario 2024 dedicato a Franco Basaglia
L’EREDITA’ DI FRANCO BASAGLIA (1924-1980)
Città Solidale dedica il Calendario 2024 al medico psichiatra Franco Basaglia, del quale ricorre il centenario della nascita. Attraverso lui si vuole celebrare la nascita della moderna concezione della salute mentale. Ecco alcune tappe della sua opera rivoluzionaria e del progresso della salute mentale in Italia.
1961 Direttore del manicomio di Gorizia. «E io non firmo»: questo è il primo atto di ribellione formale contro la pratica di legare al letto i degenti particolarmente agitati. Egli indica la strada che intende percorrere: umanizzare quel luogo simile al carcere dove egli era stato recluso per un mese durante la guerra, perché partigiano antifascista. 1968 Con la pubblicazione del libro “L’istituzione negata” la sua battaglia esce dal di fuori dei confini del manicomio e diventa una battaglia “anticostituzionale”. Il 12 febbraio 1968 viene approvata la legge n.132, detta ‘Legge Mariotti’, con la quale si introduce il ricovero volontario e i pazienti obbligati all’internamento non sono più inscritti nel casellario giudiziario. Nascono i Centri di Igiene Mentale (CIM), oggi Centri di Salute Mentale (CSM). Nel 1969 con la pubblicazione di “Morire di classe. La condizione manicomiale”, un libro fotografico edito da Einaudi, con testi di Basaglia, all’opinione pubblica nazionale viene presentata una documentazione inoppugnabile sulle infernali condizioni all’interno dei manicomi. A settembre del 1970 Basaglia si trasferisce come direttore prima a Parma, nel manicomio di Colorno, e poi nel 1971 a quello di Trieste. L’impegno con e per i malati continua. C’è una vita degna di essere vissuta, lontano dalle sbarre e dall’oppressione. Simbolo di questo sogno è Marco Cavallo, una scultura azzurra di legno e cartapesta di circa quattro metri di altezza che nel 1973 esce insieme ai malati dal manicomio, invadendo festosamente le vie di Trieste.
Il 13 maggio del 1978 viene varata la Legge n. 180, la cosiddetta ‘Legge Basaglia’. L’Italia si fregia di essere il primo paese al mondo a chiudere i manicomi. Franco Basaglia muore nel 1980, prima della chiusura totale dei manicomi, conclusasi solo nel 1999, sostituiti dalle strutture riabilitative psichiatriche residenziali e diurne. Infine, la Legge n. 81 del 2014 ha sancito la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) e la successiva apertura di strutture comunitarie alternative (REMS e CRAP dedicate) per la restituzione di dignità di cura anche a pazienti che hanno commesso dei reati.
Mese dopo mese, guardando nel nostro Calendario del 2024 le immagini costruite dall’artista Venere Rotelli e meditando sulle frasi di Franco Basaglia, comprendiamo quanto ci sia ancora bisogno di conoscere e ricordare il suo pensiero rivoluzionario. Il suo tempo è ancora il nostro tempo. In una società nella quale ancora le barriere dello Stigma sono presenti, occorre continuare a restituire la “soggettività” come fondamentale pratica di liberazione e fonte d’ispirazione nella cura, nella riabilitazione e nell’integrazione delle persone con sofferenza psichica. Sempre più consapevoli che la salute mentale non riguarda solo gli addetti ai lavori, ma riguarda sempre di più le nostre vite, i nostri affetti e tutti noi.
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